Nonostante la vittoria al ballottaggio del Pd, il leader di Azione gela le speranze di una coalizione.
Il centrosinistra ha conquistato le amministrative, una vittoria che arriva soprattutto dal Nazareno. Enrico Letta è fiducioso di questo campo largo e dei risultati che può ottenere anche alle Politiche. “Una vittoria del Pd e del centrosinistra che rafforza il governo” ha esultato il segretario dem. Ma Carlo Calenda non si convince e chiude ancora la porta al campo largo. Alle prossime politiche Azione si presenterà solo con la federata +Europa.
Azione è una forza politica in forte ascesa in questo momento tanto da proporsi come reale terzo polo opposto sia al centrodestra che al campo largo del centrosinistra. Letta prepara una coalizione ampia per battere anche alle Politiche il centrodestra ma Calenda preferisce starne fuori. Anche se sui territori ha appoggiato candidati di centrosinistra, per le elezioni chiarisce le sue intenzioni.
Il leader di Azione è convinto che correre da solo è l’unico modo per fermare Meloni
“Noi alle elezioni andiamo da soli con Più Europa e con liste civiche” spiega il leader di Azione. “E se riusciremo a prendere tra l’8 e il 10% eviteremo la formazione di un governo antieuropeo di destra e solo così si potrà andare avanti con Draghi” continua Calenda. “E non lo possiamo fare alleati col Pd che correndo con i 5 stelle non sarà mai attrattivo. Dobbiamo presentarci con un’area forte e indipendente dai due poli”.
Il problema di Calenda come di Renzi che li frenano da un’alleanza con i dem è proprio la presenza dei grillini la cui credibilità è sempre più in discussione. Infatti, chi non sceglie il centrosinistra – pur tendendo a sinistra – non lo fa a causa della tendenza antigovernativa e antieuropeista del M5S dettata da Conte. L’obiettivo sia di Letta che di Calenda è quello di frenare il centrodestra. Il primo è convinto di poterlo fare solo insieme, unendo tutte le forze. Il secondo è convinto che proporre un’alternativa a entrambi potrebbe attrarre elettorato al centro.